LAZIO JUVENTUS COPPA ITALIA - Domani, martedì 23 aprile 2024 va in scena alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Lazio e Juventus. Ecco un'analisi sul match che potremmo vedere e in particolare sulla squadra di Igor Tudor.
Scendono in campo sotto il cielo di Roma allo Stadio Olimpico Juventus e Lazio nella giornata di domani, 22 aprile 2024, per decretare chi sarà la prima finalista della Coppa Italia 2024. I bianconeri sicuramente hanno un vantaggio importante nei confronti degli avversari, dato il 2-0 dell'andata firmato Chiesa-Vlahovic.
C'è da dire una cosa però, per quanto possa essere rassicurante questo doppio vantaggio se l'approccio alla partita da parte della Juventus sarà come quello di Cagliari potrebbe essere subito vanificato. I bianconeri infatti venerdì 19 aprile in terra sarda hanno riacciuffato il pari contro un bel Cagliari, dimostrando quanto meno una reazione, nel secondo tempo, perchè il primo francamente è stato difficile da commentare. La Lazio invece viene da due vittorie consecutive in campionato contro Salernitana e Genoa, 6 punti che le possono far prendere una boccata d'ossigeno e che possono ancora farla sognare per posizione europee più prestigiose. A siglare il gol dello 0-1 a Marassi è stato proprio il chiacchieratissimo Luis Alberto, fantasista dei biancocelesti tanto talentuoso quanto irruente in certe sue uscite, come le dichiarazioni sul suo addio alla Lazio al termine della gara con la Salernitana.
La Juventus infatti dovrà stare attenta proprio ai centrocampisti della Lazio. Nei tre scontri che ci sono già stati quest'anno, Bremer e compagni sono stati ampiamente in grado di contenere Immobile prima e Castellanos poi. Luis Alberto, Kamada e Vecino, ecco i tre indiziati che potrebbero colpire la retroguardia di Allegri. I bianconeri hanno dimostrato dei lapsus difensivi preoccupanti a Cagliari nel primo tempo per questo l'attenzione dovrà essere posta sui due centrocampisti della Lazio maestri nell'inserimento come Kamada e Vecino. Il giapponese proprio con un grande inserimento alle spalle del difensore ha servito l'assist a Genova al sopra citato Luis Alberto, mentre Vecino ci ha "costruito una carriera" sui suoi tempi di inserimento e sull'essere sempre al posto giusto al momento giusto. L'uruguaiano infatti è l'unico giocatore della Lazio ad aver migliorato le proprie statistiche (gol e assist) rispetto allo scorso anno, 4 gol e 1 assist per lui.
A proposito di lapsus difensivi, persino la Lazio quest'anno non è stata in grado di replicare l'eccellente scorsa stagione, quanto meno dietro, che aveva visto gli uomini di Sarri raggiungere il secondo posto in campionato con la seconda miglior difesa del campionato e ben 21 clean sheet compiuti da Ivan Provedel. All'andata i bianconcelesti, specialmente in occasione dei due gol , hanno dimostrato di non avere una linea sempre compatta e ordinata. Che possa essere dunque l'attacco la miglior difesa di Allegri, magari schierando subito Yildiz, Vlahovic e Chiesa? Difficile da pensare se conosciamo un minimo l'allenatore livornese. Ciò non toglie che il secondo tempo di Cagliari è stata una dimostrazione chiara di come, forse, questa soluzione dovrebbe essere adottata più spesso.
Federico Ruzza
