LAZIO CONFERENZA STAMPA SARRI – Conclusa la pausa per le nazionali, ora si fa sul serio. Intervenuto nella conferenza stampa pre Lazio – Juventus, Maurizio Sarri ha sviscerato i temi della gara: dall’infortunio di Immobile al passato bianconero.
“Luis Alberto? Per noi è importantissimo, da quando sta giocando ai suoi livelli abituali la squadra ha fatto prestazioni diverse. Stiamo cercando di impostare la squadra su lui e Milinkovic-Savic: ci possono dare tantissimo. Il percorso non è stato semplice, ma la strada per renderli più incisivi è quella giusta”.
“La Juventus ha la rosa più profonda e forse con più qualità dell’intero campionato. Non è solamente un discorso di giocatori offensivi: i singoli sono tutti di alto livello. Dovremo cercare di tenere la palla il più possibile”.
“Gli scontri tra allenatori è roba giornalistica. Domani sarà Lazio – Juve. Mi aspetto una gara contro una squadra forte: noi dobbiamo confermare di essere in crescita”.
“Non lo so, abbiamo entrambe ottimi giocatori. Tutto sarà da vedere. Anche loro stanno aprendo un nuovo ciclo e saranno a metà del percorso: non sono quello che vogliono diventare. Io sono contento dei giocatori che ho, penso che possano ancora migliorare”.
“‘Inallenabile’ fa parte di un virgolettato che ogni tanto i giornalisti mettono, come i ‘sembra che’. Non ho mai detto questo. Mi è rimasto un campionato vinto: per me che ho militato in categorie basse, vincere la Serie A è qualcosa di importante. Un qualcosa che chiude il cerchio di venti anni di sacrifici. Se mi aspettavo maggiore riconoscenza? Sono arrivato in un momento storico, venivano da 7-8 campionati vinti, era quasi inevitabile che fosse scontato il campionato. Che era stato difficilissimo, durato 11 mesi, una squadra che stava arrivando a fine ciclo, è stata ringiovanita negli ultimi 2 mercati, non era così scontato vincere. A me ha dato soddisfazione, al di là di quanto l’abbiano festeggiato”.
“Dobbiamo risolvere i nostri problemi prima di pensare agli obiettivi materiali. Tre partite fatte bene significano poco. Avere continuità è una cosa diversa: essere tosti per 15 giorni riesce a tutti, farlo per 3 mesi no”.
“Ciro aveva quest’edema al polpaccio, che è risolto. C’è ancora però un piccolo segno che può far pensare a qualche rischio. Quindi per domani c’è un’ultima tappa per aver chiara la situazione. Convocato? Dipende dalle risposte, dalle decisioni dello staff medico e dal ragazzo”.
“E’ complicato per tutti. Tutti mangiano, si allenano e lavorano in modo diverso. Rimmergersi nella realtà di origine, non è semplice. Per noi maggiormente complicato, non abbiamo una mentalità consolidata, non è automatico ripartire da come avevamo interrotto”.
“Con il Presidente Lotito parlo quasi tutti i giorni. Ogni volta che viene qua scambiamo opinioni: è un rapporto diretto. Lui farà quello che vorrà fare: le scelte le fa lui fino a quando non compro la società. Sa come la penso, ci sono le basi per costruire qualcosa”.
“Stiamo provando diverse soluzioni. Pedro ha le caratteristiche per farlo. A volte l’ha fatto anche al Chelsea e mi pare pure al Barcellona. Ci può far giocare in un modo diverso”.
“Non voglio mai giocare sulle qualità degli avversari, molto difficilmente riusciamo ad avere la loro fisicità anche se ne cambiamo quattro, mi piace puntare sull’opposto, faremo la nostra partita. In alcune situazioni sarà uno svantaggio, in altre un vantaggio”.
“Marusic credo sia ancora positivo, ma con carica virale bassissima. Spero si risolva in pochi giorni. Lazzari in allenamento lo vedo sempre bene: va a duemila sempre, non ti lascia mai brutte sensazioni. Ho visto i carichi di lavoro durante queste settimane: lui ha fatto allenamenti con carichi normali”.