Le date delle Coppa Italia non piacciono alla Juventus: Agnelli pronto a chiedere...

29 Maggio 2020
- di
Redazione JN
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JUVENTUS AGNELLI COPPA ITALIA - Nemmeno il tempo di registrare la soddisfazione per il calcio che riparte, che subito ripartono (ovviamente ed immancabilmente) anche le polemiche. Stavolta però, ci sentiamo di dire a ragion veduta. Infatti la scelta di far terminare la Coppa Italia nel giro di 4 giorni - semifinali il 13 e 14 e finale il 17 giugno, non è sembrata proprio il massimo. Del resto andavano compendiate tutte le esigenze, anche quelle del Ministro Spadafora e della RAI, che detiente i diritti in chiaro della competizione. Appena uscito questo abbozzo di calendario, subito le società interessate, Napoli a parte, si sono fatte sentire. L'Inter ha addirittura minacciato di schierare la squadra Primavera. il Milan attraverso le parole del Presidente Scaroni, si è limitato a criticare la scelta operata da Governo e Lega Calcio. La Juventus, come riporta il quotidiano Il Giornale, è pronta a a chiedere un decreto legge per anticipare al 10 o all’11 le semifinali.

Juve, i motivi della contestazione

La decisione sulla Coppa Italia da parte della Lega è arrivata dopo un vertice mattutino tra Gravina, Dal Pino e Spadafora. In cui quest'ultimo aveva chiesto la trasmissione in chiaro della partite di Serie A dal 13 giugno. Non essendo ancora pronti per questa soluzione - si sta trattando con Sky, ndr - l'AD della Lega Luigi De Siervo ha piazzato le tre gare di coppa in chiaro di proprietà della Rai, una soluzione politica e di interesse che non è affato piaciuta al club bianconero. Che è pronto a muoversi nei termini sopra descritti.

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