JUVENTUS MORATA DYBALA - Pur non brillando, e faticando oltre il previsto se consideriamo la netta vittoria ottenuta in terra d'Ungheria tre settimane fa, la Juve ha battuto il Ferencvaros assicurandosi con due giornate d'anticipo il passaggio agli ottavi di finale di Champions. Il gol-qualificazione, nemmeno a dirlo, lo ha segnato Alvaro Morata, l'uomo della Provvidenza insieme al solito CR7, autore del gol del momentaneo pareggio. Pirlo e tutto l'ambiente bianconero si godono il suo bomber spagnolo, per il quale l'etichetta di centravanti di scorta è ormai un lontano ricordo. L'ex Atletico e Real ha imparato ad essere decisivo anche da subentrato, come accaduto appunto contro il Ferencvaros. Per un Morata col vento in poppa si registra però una nota dolente, che risponde al nome di Paulo Dybala. La Joya proprio non riesce ad ingranare: la deludente prestazione in Champions certifica il momento no dell'argentino. Chiamato ora a lavorare sodo per non perdere una titolarità che già risulta traballante.
Le gerarchie dell'attacco bianconero sembrano ormai definite. Il partner ideale di Cristiano Ronaldo è Alvaro Morata. Almeno per ora. Pirlo ha voluto concedere una chance da titolare a Dybala ma, complice una collocazione in campo non propriamente gradita all'ex Palermo, l'argentino ha steccato. La precoce sostituzione al 62', proprio in favore del bomber spagnolo, è il simbolo di una forma che tarda ad arrivare.
I tanti problemi fisici - la ricaduta dell'infortunio patito contro il Lione, unito all'infezione alle vie urinarie, ndr - non hanno certo aiutato la Joya nel processo di recupero fisico. Al momento il confronto tra i due giocatori è impietoso: 743 minuti giocati e 9 presenze dal primo minuto per Morata. 392 minuti e 4 presenze da titoòlare per Dybala. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola sottolinea come ci vogliano ancora tempo e pazienza prima di rivedere il vero Dybala, quello che l'anno scorso si è meritato il premio di MVP della stagione 2019-20. Solo che il tempo stringe: Morata continua a segnare, CR7 non si tocca e...il cerchio si chiude. Così come rischiano di chiudersi anche le porte della titolarità...