JUVENTUS LICHTSTEINER INTERVISTA – Stephan Lichtsteiner è stato uno dei protagonisti della risalita della Juventus, nonché uno dei giocatori con cui è iniziato il ciclo di nove scudetti consecutivi. Nelle scorse settimane ha annunciato l’addio al calcio giocato. "Già da diversi anni, con la mia famiglia, stavo maturando questa decisione. Ero già vicino al ritiro la scorsa stagione, ma poi decisi di fare un altro anno in Germania e poi di smettere definitivamente. Non è stata una scelta presa all'ultimo momento. La mia priorità è rappresentata dai miei ragazzi che vanno a scuola, non puoi cambiare città ogni anno" ha spiegato in un’intervista rilasciata a tuttojuve.com.
"Ho vissuto talmente tanto questo mondo che sarebbe più facile rimanerci all'interno, ma valuterò due strade: la prima sarà quella di prendere tutti i diplomi per diventare un dirigente oppure un allenatore, la seconda riguarderà un progetto per la vita normale".
"Qui devi vincere, non c'è altro messaggio che puoi apprendere. Ogni giorno pensi sempre questo, il mio obiettivo era di rimanere il più a lungo possibile in una delle società più grandi al mondo. La Juve mi ha cambiato tantissimo, forse anche come uomo, per il tipo di responsabilità. E' stata un'ottima scuola di vita".
"Sicuramente il vantaggio di Andrea sarà quello della credibilità, perché tutti loro lo hanno conosciuto come calciatore e sanno benissimo quel che è stato in grado di fare. E' stato un vincente sia in Italia che in Europa, come uomo è molto simpatico e anche tranquillo. Non ho nessun dubbio: per me farà molto bene. Scommetto che saprà gestire al meglio questa squadra".
"Dybala deve rimanere. Sul piano calcistico, se la Juventus vuole continuare a crescere, non puoi dar via uno come Paulo che è un calciatore fuori dal normale. In Europa non esistono tanti calciatori come lui. Chiaramente non posso rispondere dal punto di vista economico perché non sono a conoscenza della situazione della società, ma sul campo è un fenomeno".
"Sul mercato non voglio dir tanto, ho giocato con Bellerin e ho affrontato come avversario Gosens. Non bisogna sottovalutare i giocatori in rosa della Juventus, dovesse dipender da me giocatori come Cuadrado ed Alex Sandro li terrei sempre".