Mourinho punzecchia ancora la Juventus: quanto tira la Vecchia Signora!

5 Marzo 2023
- di
Redazione JN
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Mourinho in panchina contro il Salisburgo. A Cremona ha punzecchiato la Juve...
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MOURINHO CREMONESE ROMA JUVENTUS - Durante la sconfitta della Roma contro la Cremonese il tecnico dei giallorossi Mourinho è stato espulso. Appare convulsa la situazione con il IV Uomo, e ancora tutta da verificare. Quanto detto dallo Special One nelle interviste post-gara, tuttavia, apre una riflessione su quanto la Juventus sia fondamentale per il calcio italiano. Anche per chi, storicamente, l'ha sempre osteggiata.

La Juventus, lo spauracchio su cui scaricare tutte le proprie frustrazioni: le parole di Mourinho

“Io sono emozionale, ma non pazzo e se ho reagito così qualcosa di grave è successo. Bisogna capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale perché Piccinini ha dato il rosso a me perché il quarto uomo gli ha detto di farlo. Purtroppo il quarto arbitro non ha l’onestà di dire quello che lui mi ha detto, il modo in cui l’ha fatto e come mi ha trattato. Questo ha originato la mia reazione. Voglio capire se esiste una registrazione audio per mostrare a tutti quello che mi ha detto. Non voglio neanche entrare nella dinamica che Serra è di Torino e noi domenica giocheremo con la Juve…”.

Mourinho sull'espulsione durante Cremonese-Roma

Un'espulsione per una discussione di campo. Più o meno giustificata. Ci penserà la giustizia, se sarà il caso, a fare chiarezza. Eppure, nel dopogara, ecco l'attacco velato alla Vecchia Signora o, peggio, a tutto quello che ruota intorno alla squadra più titolata d'Italia.

La riflessione è ancora più facile per il personaggio: Mourinho è un maestro di comunicazione, un fine conoscitore della psicologia dello sport e di massa, in grado di distogliere l'attenzione dai suoi ragazzi (che gran merito!), per scaricarla su se stesso o fattori esterni.

Questa volta, tuttavia, hai esagerato, caro Mourinho. La ricerca disperata dalla macchinazione o della sudditanza psicologica verso i bianconeri non fa altro che alimentare la certezza della centralità della Juve nello scacchiere del calcio italiano. Il cattivo contro cui scaricare frustrazioni, errori, fatiche e insuccessi.

La Juventus non era a Cremona. Non ha certamente influito sulla prestazione sottotono della squadra del portoghese. Eppure eccola lì, aleggiare. Fantasma minaccioso che allunga il proprio zampino per spingere un IV Uomo a espellere l'allenatore del prossimo avversario bianconero.

Perché, Mourinho lo sa bene, il sospetto è il più sviante dei sentimenti. Questa volta, però, lo sappiamo bene anche noi. Quanto serve la Juventus a Mourinho e a tutto il calcio italiano! Spesso incapace di guardare i propri limiti ed errori, pronto a nasconderli dietro le velate accuse di complottismo.

Che si sa, agitano le acque. Ma non risolvono ciò che non gira.

Martino Cardani

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