NICOLUSSI CAVIGLIA JUVENTUS INTERVISTA - La rassegna stampa di questa mattina ci regala belle interviste da parte dei giovani talenti bianconeri che vestono ancora la maglia bianconera o che la difendono in prestito con altri colori. Per esempio Repubblica ha intercettato Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista della Juventus. Ecco le sue parole.
"Ci conosciamo da quando avevamo 8 anni, siamo legatissimi. Ci completiamo, quello che mi manca lui ce l’ha, scherzando potrei dire che lui è il mio lato cazzaro, giocherellone. Abbiamo un’amicizia profonda e sappiamo perfettamente cosa l’altro sta per fare e ci correggiamo a vicenda. Io riesco a fermarlo un attimo prima che si alteri. Ci scambiamo consigli, ma lui sa da solo quando sbaglia".
“È un personaggio che mi ha sempre affascinato, ho visto tutti i video e letto tutti i libri che lo riguardano. E mia sorella mi ha fatto conoscere i suoi luoghi olandesi, sono stato più volte a vedere l’Ajax allo stadio. Di lui mi hanno ispirato le idee che hanno rivoluzionato il calcio, aveva una concezione moderna per i suoi tempi e ha fissato dei canoni all’avanguardia. La sua frase che preferisco stabilisce per me una grande verità: la creatività non fa a pugni con la disciplina”.
“Ma no, anche ad altri piacciono i cantautori. Guccini lo ascoltavo da piccolino in macchina con papà quando andavamo a sciare e me ne sono innamorato. Purtroppo non l’ho mai visto dal vivo, ma solo su Youtube: Cyrano, Quello che non, Farewell, Incontro, La locomotiva sono le mie preferite. Anche di lui mi piace che le cose che diceva a suo tempo sono valide oggi e lo saranno tra cent’anni”.
"Comprendo che qualcuno è fatto e cresciuto in modo diverso, che diversi sono i valori etici e morali. Ma nel settore giovanile la Juve fa un lavoro esemplare a livello umano e quando arrivi in prima squadra hai un background diverso".