PARATICI - Inevitabilmente, a margine di Juventus-Torino, le domande a Fabio Paratici sono state quasi tutte sul caso Suarez e sull’inchiesta di Perugia. Il dirigente bianconero, indagato per quanto successo, non si è tirato indietro e ha risposto, pur senza dare grandi indicazioni.
“L’avviso di garanzia? Su questo argomento c'è un comunicato del club, emesso ieri, che chiarisce bene la posizione mia e del club, quindi non avrei altro da aggiungere. Sono molto tranquillo. Sono amico di Paola De Micheli sin da quando eravamo ragazzi, siamo cresciuti insieme. Siamo della stessa città, mi sembra che anche lei abbia già chiarito questa posizione ieri, quindi non avrei niente da aggiungere anche qui. Mi comporterei allo stesso modo. Credo che non sia inopportuno parlare con una persona che si conosce da tantissimo tempo per avere un'informazione, credo sia meglio chiedere a chi ne sa più di te, fare domande non è un reato”.
Paratici ha parlato anche della Juventus, prima che arrivasse un pesantissimo 2-1 in rimonta sul Torino di Giampaolo. “A che punto siamo del percorso? Non siamo a due mesi fa, ovviamente, ma siamo un po’ più avanti. Abbiamo molti margini, non abbiamo avuto un precampionato per poter sviluppare certe idee. Siamo in un percorso, vediamo miglioramenti ogni partita: siamo migliorati molto, tecnicamente giochiamo meglio. Non si possono prendere scorciatoie".
