PELLEGRINI JUVENTUS CALCIOMERCATO LAZIO - Sarebbe ormai questione di tempo prima di rivedere Luca Pellegrini con indosso la maglia della Lazio, club in cui ha giocato in prestito nel corso della seconda metà della passata stagione per poi far ritorno alla Juventus. Questo perché il terzino classe '99, che avrebbe più volte espresso la volontà di far ritorno a Formello, non rappresenta di certo una prima scelta nei piani dei bianconeri. Allora per quale motivo l'operazione di calciomercato non si è ancora chiusa?
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Secondo Tuttosport, i capitolini starebbero spingendo per ottenere il giocatore in prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro, mentre la Vecchia Signora vorrebbe che il prestito fosse con obbligo di riscatto al verificarsi di determinante condizioni ancora da definire.
Altro nodo da sciogliere, secondo il Corriere dello Sport, sarebbe la durata del prestito. Si valuta il prestito biennale, oppure prestito annuale alla stessa cifra, ma rateizzando il pagamento. In caso di durata biennale, Pellegrini dovrebbe prolungare il proprio contratto con la Juventus, dal momento che ha scadenza giugno 2025.
Terzo ostacolo riguarderebbe l'ingaggio. Nella scorso stagione Pellegrini ha già concesso uno sconto, ma adesso non sarebbe disposto a scendere sotto i 3 milioni attualmente percepiti.
Da non dimenticare anche Milan e Nizza che al momento sarebbero sullo sfondo.
Sembra che la conclusione della cessione di Pellegrini alla Lazio sia vicina. TuttoSport riporta che i due club avrebbero trovato la quadra sulla formula. Si potrebbe chiudere per il prestito biennale con obbligo di riscatto fissato a 6 milioni. L'obbligo scatterebbe in caso di raggiungimento di obiettivi di squadra come la qualificazione della Lazio a una coppa europea.
Per Pellegrini l'ingaggio nei primi due anni di prestito sarebbe di 3 milioni, con la Juventus che ne pagherà ma metà nel primo anno e il 60% successivamente. Se dovesse scattare l'obbligo per il terzino ci sarebbe pronto un contratto fino al 2027 con opzione per il 2028 e uno stipendio ribassato di 600 mila euro. Lo riporta il Corriere dello Sport.