Milan, Pioli: "Squadra solida. Ora godiamoci questa vittoria"

28 Maggio 2023
- di
Redazione JN
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Stefano Pioli intervista conferenza stampa Juventus Milan
Tempo di lettura: 3 minuti

PIOLI JUVENTUS MILAN CONFERENZA - Queste le parole di Stefano Pioli rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Juventus e Milan nella conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN e Sky Sport. 

Juventus Milan, la conferenza stampa e l’intervista di Pioli

“Difficile, studiamo tanto gli avversari. Non conosco questa realtà, Juve è squadra forte con tanti giocatori di livello. Noi quest’anno abbiamo battuto tutti tranne la Roma, abbiamo perso punti con squadre medio-basse e questo deve farci riflettere per il prossimo anno”.

Un bilancio della stagione

"È tempo di bilanci, sono d'accordo. La Champions è chiaro che ci ha dato molto di più di quello che ci si attendeva, poi anche tanta amarezza per l'eliminazione in semifinale contro l'Inter. Abbiamo fatto un percorso che nessuno si aspettava.

In campionato abbiamo fatto meno. Non so il Milan da quanto non giocava la Champions per tre anni consecutivi. Quest'anno è la prima volta che abbiamo provato a essere competitivi in due competizioni e in qualcosa siamo mancati. Però la squadra è solida e ha una base forte, ora godiamoci questa vittoria".

Le parole ai giocatori a fine partita

"Hanno parlato loro, come è giusto che sia: sono stati gli attori principali. Ci tenevamo di fare ben stasera per non arrivare all'ultima partita. Hanno festeggiato com'è giusto e non posso che ringraziarli: abbiamo avuto alti e bassi ma il gruppo non ha mai smesso di credere nel lavoro, nell'essere coesi.

Il cerchio è sempre stato un simbolo del nostro gruppo ed è un privilegio starci, tutti dobbiamo meritarci di starci dentro. Ci sono stati mesi difficili quest'anno, soprattutto gennaio e febbraio che sono stati molto complicati, poi la delusione della semifinale con l'Inter che abbiamo vissuto tanto dentro. Questo cerchio ha dato dimostrazione che ci sono persone che meritavano di starci: per superare quei momenti difficili devi essere capace di stare insieme".

Sul calciomercato estivo

"Questa squadra ha una base solidissima, va dato merito al club per aver confermato quei giocatori che davano segnali per poter diventare importante. Se si vuole essere competitivi in due competizioni così importanti la squadra va rinforzata.

Dipende sempre dalle aspettative che vogliamo raggiungere: se vogliamo essere competitivi per vincere il campionato e arrivare in semifinale di Champions, è chiaro che la squadra va migliorata. Per fare due competizioni di questo livello, servono giocatori forti: poi se sono giovani sono contento, perchè sono delle spunge e sono entusiasti.

Ancora sul mercato e i giovani

Se il club vorrà essere competitivo in entrambe le competizioni, chiaramente dovrà fare una rosa competitiva. Era più facile giocare nel Milan dell'anno scorso che in questo: le responsabilità sono di tutti, vi vuole pazienza anche se capisco che non ci sia. Se si punta sui giovani bisogna aspettare: inutile che faccio sempre gli esempi di Leao e Tonali. Credo che il club debba portare la sua idea avanti, è un club virtuoso.

Io faccio l'allenatore, dovete chiederlo a Maldini e Massara che sono interlocutori con la proprietà e sapranno cosa avranno a disposizione".

Le scelte invernali di modulo

"In un'annata di scelte che si possono cambiare ce ne sono tante ma non credo quello. Eravamo arrivati a un momento in cui non eravamo più squadra e non dimentichiamo che siamo rimastin una squadra aggressiva. Quel sistema di gioco ci ha permesso di superare il Tottenham, solo così potevamo superarlo. Poi quando la condizione dei nostri giocatori è tornata, siamo tornati a giocare con il 4-2-3-1".

L'unità dimostrata nella sfida con la Juve

“Questa squadra ha una base molto solida e va dato merito al club. Siamo cresciuti anche quest’anno attraverso le cose negative che ci sono successe. È chiaro che se vuoi essere competitivo in due competizioni la squadra andrà rinforzata”.

Crescita continua

“È giusto, normale. Eravamo partita con l’idea di poter vincere qualcosa quest’anno. Non siamo riusciti a riconfermarci, è stata una stagione particolare per tutti. È una stagione positiva che ci insegnerà a provare a fare meglio”.

Sui titolari

“In campionato noi non siamo riusciti a vincere con squadre più chiuse. Non c’entra niente titolari o riserve. A parte il Napoli tra noi e le altre il dislivello è minimo. La Champions ci ha tolto questo, faccio l’esempio della Lazio che ha fatto un grande campionato ma probabilmente con l’Europa avrebbe fatto qualche punto in meno. Giocare così tanto spesso è stato complicato e abbiamo perso dei punti tra gennaio e febbraio, il Napoli probabilmente era irraggiungibile ma il resto si poteva fare”.

I problemi di gennaio

"La sosta e il Mondiale non ci hanno aiutato, siamo calati dal punto di vista mentale più che fisico: hanno fatto fatica a tornare alle nostre abitudini. È stata una annata complicata. Abbiamo avuto Maignan fuori cinque mesi. Non è mancata la coesione, anzi: ci ha salvato a gennaio la compattezza di club, gruppo e tifosi. È la prima volta che abbiamo provato a essere competitivi in due competizioni così importanti".

Sui nuovo acquisti e il loro inserimento

"Secondo me all'inizio avevano bisogno di tempo. Dovevano inserirsi in un ambiente diverso. La colpa poi non più stata loro, ma del momento difficile della squadra. È difficile per ragazzi giovani dare un apporto importante in un periodo come gennaio e febbraio. Non mi piace fare gli esempi di Tonali e Leao, ma stiamo parlando di ragazzi che vanno aspettati. Poi capiremo per l'anno prossimo: dovremo fare meglio".

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