JUVENTUS FIORENTINA PIRLO PRANDELLI - Nel sorprendente, al di là dell'amarissima finale persa 4-0 con la Spagna, Europeo del 2012 la Nazionale azzurra poteva contare su due punti di riferimento. Uno era il condottiero in panchina, l'altro il faro in mezzo al campo. Di chi parliamo? Ma ovviamente di Cesare Prandelli ed Andrea Pirlo, oggi tecnici rispettivamente di Fiorentina e Juventus. Il tempo, si sa, nel calcio scorre molto velocemente. E così, a distanza di soli 8 anni, i due si ritrovano a sfidarsi dopo aver condiviso una delle esperienze più belle delle loro carriere. Soprattutto per il tecnico viola, ex giocatre bianconero in gioventù, quel periodo può essere a pieno titolo considerato il miglior momento della sua carriera da allenatore. Una parentesi sublimata dal suo fedele scudiero in mezzo al campo, proprio quel Pirlo che oggi cerca la vittoria per non perdere il treno Scudetto.
Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, tra i due c'è sempre stato, e c'è tuttora, un rapporto di grande stima ed affetto reciproci. Non è un mistero che tra le sue fonti d'ispirazioni Pirlo non si sia mai dimenticato di citare Prandelli, il tecnico che per primò osò proporre un'Italia diversa, costruita sulla mentalità offensiva e sul bel gioco. Un pò quello che cerca di replicare Pirlo nella sua Juve, per la quale il processo di costruzione non può dirsi ancora del tutto concluso. I corsi e ricorsi storici del calcio mettono oggi di fronte il maestro e l'allievo. Il materiale tecnico a disposizione gioca a favore dell'esordiente, ma chissà che Prandelli non possa giocargli un brutto scherzo. Il tecnico viola non vince una partita in Serie A da allenatore dal marzo 2019: Genoa-Juventus 3-2. Il cerchio potrebbe chiudersi proprio oggi?