RABIOT JUVENTUS INTER INTERVISTA - Queste le parole di Adrien Rabiot, intervistato da DAZN sul conflitto tra Juventus e Inter, in vista anche della finale di Coppa Italia, in programma mercoledì, 11 maggio, alle 21, allo Stadio Olimpico di Roma.
"Se avessimo battuto l'Inter in campionato sarebbe cambiato tutto. Mentalmente sarebbe cambiato il nostro approccio e quello delle altre squadre nei nostri confronti. Milan e Inter avrebbero avuto più pressione. Non è facile giocare avendo dietro di sé la pressione della Juve".
"È una partita che attendo in maniera particolare, perché la sfida di campionato mi ha deluso e innervosito. Idem la Supercoppa. Avremmo meritato di più in entrambe le partite. Abbiamo una rivincita da prenderci contro l'Inter".
"Quand'ero più giovane giocavo più avanti, come un 10. Ora mi piace partire più da lontano, preferisco avere spazio davanti a me. Chi pensa che io sia un giocatore offensivo non ha la corretta percezione di me. Sono un numero 6 o 8, non un 10. So che in Italia si fa molta attenzione a questa cosa del gol che non arriva, ma io non sono ossessionato, non è una vocazione".
"Allegri ha una passione per il proprio lavoro, vuole vincere ma anche migliorare i giocatori. Io stesso sono migliorato con lui. Mi sprona, è importante avere un allenatore che ti lancia delle sfide".
"Il vero Rabiot probabilmente l'avete visto, ma forse è mancata la continuità, un po' più di regolarità. In campo do sempre il 100%, ma è difficile mantenere lo stesso livello in tutte le partite. La prestazione contro l'Inter, o quelle più recenti, sono state di alto livello. Devo ripeterle ogni weekend ed è questa la cosa più difficile".