RABIOT JUVENTUS RINNOVO INTERVISTA - Juventus e Adrien Rabiot stanno trattando da mesi per il rinnovo. Alcune settimane è l'ottimismo a trapelare, altre la negatività. Il francese sta vivendo la sua migliore stagione in bianconero dopo aver trovato un'ottima condizione che ha giovato anche alla Nazionale transalpina in occasione di Mondiali del Qatar e che ha acceso su di lui l'interesse di molti club capaci di offrigli l'ingaggio richiesto. Ma questo vuol dire addio sicuro alla 'Vecchia Signora? Ne ha parlato lui stesso in un'intervista a TuttoSport.
"Per il momento non ci sono novità, ma sicuramente parleremo presto, perché tra circa due mesi la stagione sarà finita e proveremo a discutere, ma io sono tranquillo. C’è la possibilità di andare via ma anche la possibilità di firmare un altro contratto con la Juve per tante ragioni.
Mi sento bene a Torino, faccio un bel lavoro nel club e c’è un buon rapporto coi dirigenti, i compagni e l’allenatore. Anche lui mi ha aiutato in due anni oltre a darmi molta fiducia. Credo che tutto questo sia importante per stare bene e quindi fare la scelta giusta per il mio futuro".
"La particolarità è che la base è sempre e comunque il lavoro e questo mi piace perché io ho sempre cercato di lavorare duro e applicarmi, questa è la vera ragione che mi ha fatto arrivare dove sono. Il lavoro per me è alla base di tutto e per questo la Juventus è un’altra realtà, rispetto a tutti gli altri club. Non ho conosciuto altre società italiane, ma non penso che ce ne siano altre come la Juventus".
"Strano che mi sia stato affibbiato questo soprannome, ma in effetti mi piace molto. Io in realtà sono un ragazzo tranquillo e sereno. Ma sul campo mi trasformo e in effetti mi piace il paragone col cavallo che è un animale che corre libero, robusto ed elegante".
"Già a livello dei numeri, le statistiche raccontano che sto migliorando molto. Ci sono altri aspetti in cui potrò fare meglio, come i lanci lunghi. Ho comunque mostrato di essere un giocatore completo, ma sicuramente posso fare ancora di più e alzare il livello di ciò che già adesso penso di fare bene. Quando ci riuscirò, allora quelle mie giocate diventeranno ancora più determinanti".
Posso confermare che nel gruppo c’è davvero tanta voglia di vincere, anche perché è lo spirito storico della Juventus. Io ho vinto tanto prima di venire a Torino e giocare nella Juve ma la Juve ha vinto tantissimo anche prima che arrivassi io. Il Dna del club è chiaro, e tutti vogliamo averlo per riuscire poi a trasmetterlo a chi arriverà.
Del resto è quello che è successo a me, quando ho cominciato a vestire la maglia della Juventus. È vero, stiamo vivendo una stagione complicata per tutte le ragioni che sono note, ma io credo che nonostante questo, noi si sia in grado di vincere l’Europa League e anche la Coppa Italia. Anzi, a dirla tutta, posso anche dire che riuscirci in queste condizioni ci regalerebbe una soddisfazione ancora maggiore".
"Se devo dire la verità, l’impressione che ho ricavato domenica è di una squadra meno forte di quella che abbiamo sfidato all’andata a Torino. Mi è sembrata meno forte anche di quella dell’anno scorso e di due stagioni fa. Ho avuto la sensazione che loro provassero meno sicurezza. Del resto in questo campionato hanno perso molte partite".
"Questo maremoto mediatico in Francia? Direi proprio di no... In Italia ho capito che è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere, se ne parla tanto e per tanto tempo. Da noi invece un po’ meno, ma lo capisco perché in Italia il calcio è vissuto quasi come una religione e quindi rappresenta una parte molto importante per la vita delle persone che lo seguono e sono tifosi. Per cui posso comprendere il motivo per cui da voi si parla così a lungo di tutto ciò che avviene sul terreno di gioco".
Io credo che Allegri abbia davvero tantissime qualità. Secondo me innanzitutto sa gestire molto bene il gruppo e a volte si rivolge ai giocatori come un padre. Ha la qualità di saper parlare al meglio con tutti i componenti della rosa, comprendendone anche le caratteristiche psicologiche. Poi è fantastico per come sa incoraggiare tutto il gruppo. Anche nei momenti di massima difficoltà o pressione, lui sa sempre trovare le parole giuste con il tono giusto. Ci incita a non mollare mai ed è capace a mascherare sempre l’eventuale tensione che può provare
"Siamo concentrati su tutti i fronti e chiaramente questo trofeo è qualcosa che proveremo a conquistare. La squadra favorita no perché ci sono ancora tante buone formazioni forti, ma ci teniamo a realizzare qualcosa di importante. Se guardo indietro a queste ultime settimane e penso alle nostre prestazioni, non posso che essere fiducioso sia per la conquista dell’Europa League sia della Coppa Italia".
"Beh, se guardiamo cosa ha detto il campo in questa stagione, allora ecco che dobbiamo evidenziare la nostra vittoria a Torino e poi quella recente a casa loro. Quindi dal punto di vista puramente psicologico, questo può rappresentare un piccolo vantaggio. Comunque se prendiamo la nostra rosa e la loro, vediamo che i valori sono abbastanza simili".
"Senza i 15 punti è sicuro che riusciremmo a centrare la qualificazione per la competizione internazionale più importante. Ma sinceramente, per come stiamo andando in questa seconda parte della stagione, e tenendo conto della forza di questo gruppo, io dico che potremmo qualificarci anche se dovesse restare la penalizzazione. Io ci credo, per me noi adesso siamo secondi perché quello che dice il campo e la squadra ha la forza per mettere pressione a chi è davanti. Se poi dovessimo vincere l’Europa League allora la qualificazione sarebbe automatica come si sa".