ROMA JUVENTUS PAGELLE- La Juventus perde a Roma 1-0. Sfortunata ma, di certo, non bella. Mancano gli spunti in avanti. Ecco le pagelle della squadra di Allegri.
SZCZESNY, 5.5. La Roma non fa molto e il portiere della Juventus deve limitarsi a qualche uscita sicura, soprattutto sui cross degli esterni. Restano dubbi su qualche responsabilità sulla sassata di Mancini che, seppur potente e precisa, è calciata da distante. BEFFATO.
DANILO, 6. Meno propositivo di altre serate, nel primo tempo si traveste da rifinitore e serve a Rabiot un cross dalla trequarti che fa onore ai suoi piedi brasiliani. Cala nella ripresa. REGISTA.
BREMER, 6. Senza infamia e senza lode. Rischia poco, a dire il vero, la Juventus. Il gol è frutto di un colpo individuale sul quale la difesa può fare poco. INCOLPEVOLE.
ALEX SANDRO, 6. Esce a fine primo tempo, probabilmente per un problema. Anche lui meno propositivo del solito, si limita a fare (bene) quello che gli viene chiesto in difesa. BLOCCATO.
(BONUCCI, 6. Come i compagni di reparto. Non ha colpe sul gol e la Roma, solida in difesa, costruisce un gran poco in attacco. Entra a inizio ripresa. Ci si poteva aspettare qualcosa di più dal suo carisma. )
CUADRADO, 6. Ci prova. Costruisce, crossa. Colpisce un palo esterno con una gran punizione. Non sembra essere ancora al meglio della forma ma, almeno, non ha paura di provare l'1vs1. PROPOSITIVO.
FAGIOLI, 5.5. Meno brillante e sicuro del solito. Fatica a prendere l'iniziativa nel folto (e forte) centrocampo giallorosso. Non si può sempre sperare nel più giovane. SPAESATO.
(CHIESA, 5.5. Entra con la solita voglia di strafare. Stasera, tuttavia, è impreciso e le idee paiono annebbiate. Proprio come quelle dell'attacco della Juventus. Serve recuperarlo a pieno regime. IMPRECISO.)
LOCATELLI, 5. Non 4.5 per un paio di conclusioni che, per lo meno, dimostrano la voglia di fare. A centrocampo mancano le sue geometrie e la sua personalità e la Juve fatica a creare trame d'attacco ordinate. ASSENTE INGIUSTIFICATO.
(PAREDES, S.V.)
RABIOT, 5.5. Qualche accelerazione, un paio di iniziative interessanti. Troppo poco per chi, per rinnovare il contratto, vuole uno stipendio da stella. Se stella è, somiglia molto a quelle nascoste dalle nebbie delle risaie piemontesi. OFFUSCATO.
KOSTIC, 5.5. Fatica a fare vedere la tanta qualità che, ultimamente, riusciva a mettere nelle gare. I cross tornano a sbattere sui difensori, i passaggi sono imprecisi. Non è il miglior Kostic, ma una serata storta può capitare. IMPRECISO.
(POGBA, S.V.)
DI MARIA, 5. Qualche giocata da funambolo, ma poca costruzione in attacco. Se Allegri vuole giocare con una punta soltanto, lui deve accendere la trequarti. Stasera lo fa soltanto con un paio di tentativi da lontano. SPENTO.
VLAHOVIC, 4.5. Irriconoscibile. Vero che riceve pochi palloni, ma il paio che gli capitano nell'area li spreca cercando un assist. Bene l'altruismo, di base. Non se sei la prima punta della Juventus e, di mestiere, dovresti segnare valanghe di gol. Poche palle a disposizione? Alzare il telefono e chiedere consigli a un certo Trezeguet. IRRICONOSCIBILE.
KEAN, 1. Non prende 0 per non aprire discussioni filosofiche sul valore del nulla in una pagella. Inaccettabile entrare in una gara del genere con questo mood. Reazione assurda, atteggiamento da dilettante. ASSURDO.
ALLEGRI, 4.5. La Juventus non sa schierare Chiesa, Di Maria e Vlahovic insieme neppure contro una Roma costruita per difendere. Problemi fisici, concessi. Giocatori non al meglio, concessi anche questi. Mentalità da squadra che gioca all'Olimpico con l'obiettivo di non prenderle (questa è l'impressione) non concesso. CONFUSO.
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