SCONCERTI CRISTIANO RONALDO - Tutti gli addetti ai lavori hanno registrato ieri sera lo sfogo via Instagram di Cristiano Ronaldo. Il portoghese, a modo suo, ha voluto far tacere chiacchiere e speculazioni su lsuo futuro. A qualcuno però non è evidentemente piaciuto il modo in cui si è espresso il campione lusitano. Tra questi c'è certamente Mario Sconcerti, che nel suo editoriale per Calciomercato.com ha attaccato duramente CR7.
"Ronaldo scrive 44 righe sul suo social per chiedere rispetto contro le “chiacchiere” che vengono scritte contro di lui. Quando si chiede rispetto si ha facilmente ragione, tutti lo meritano. Bisogna però anche darlo. Ronaldo non ha mai dato molto né alla sua gente né a quella del calcio in generale. Ha scelto una sua strada solitaria che tutti hanno rispettato. Non ricordo un’intervista di Ronaldo, una confidenza, un saluto sincero. Se non parli, lasci parlare gli altri. Questa è una regola comune. E gli altri devono interpretare i silenzi. Scadere nelle chiacchiere a questo punto, con il mondo davanti, è fatale. Se vuoi racconti seri, racconta. Non fare l’anatra stizzita nel momento in cui sei in equilibrio. Racconti esattamente con chi ce l’ha, cosa ha sentito di sbagliato, quali sono state le chiacchiere che lo hanno offeso. Tutti sarebbero pronti ad ascoltarlo e registrarlo. Ma nonostante i suoi gol, i suoi titoli, i suoi anni e la sua esperienza, Ronaldo si copre ancora dietro niente. Nessun nome, nessun esempio, il suo è stato un coraggioso attacco contro nessuno. Permetta si resti noi stupiti delle sue chiacchiere. O faccia quello che sa far meglio, tacere".
"Chi mi conosce sa quanto sono concentrato sul mio lavoro. Meno chiacchiere e più azione, questo è stato il mio motto sin dall’inizio della mia carriera. Tuttavia, alla luce di tutto ciò che è stato detto e scritto di recente, devo esporre la mia posizione. Più che la mancanza di rispetto per me come uomo e come giocatore, il modo frivolo con cui il mio futuro è trattato dai media è irrispettoso per tutti i club coinvolti in queste voci, così come per i loro giocatori e il loro staff".
" La mia storia al Real Madrid è stata scritta. È passato agli annali. In parole e numeri, in trofei e titoli, nei record e nei titoli. È nel Museo dello Stadio Bernabeu ed è anche nella mente di ogni tifoso del club. E al di là di ciò che ho ottenuto, ricordo che in quei nove anni ho avuto un rapporto di profondo affetto e rispetto per il “merengue afición”, un affetto e un rispetto che conservo ancora oggi e che custodirò sempre. So che i veri tifosi del Real Madrid continueranno ad avermi nel cuore e io li avrò nel mio".
"Oltre a questo episodio più recente in Spagna, ci sono state frequenti notizie e storie che mi associavano a un certo numero di club in molti campionati diversi, senza che nessuno si fosse mai preoccupato di cercare di scoprire la verità. Sto rompendo il mio silenzio ora per dire che non posso permettere alle persone di continuare a giocare con il mio nome. Rimango concentrato sulla mia carriera e sul mio lavoro, impegnato e preparato per tutte le sfide che devo affrontare. Tutto il resto? Tutto il resto sono solo chiacchiere".