Due passi a Torino, cosa vedere prima dell'Allianz Stadium: il Museo Egizio

23 Agosto 2023
- di
Redazione JN
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La Mole Antonelliana
Tempo di lettura: 2 minuti

TORINO COSA VEDERE MUSEO EGIZIO- Ci siamo! Con la stagione 2023/24 ormai imminente torneranno a essere migliaia i tifosi che, per vedere la Juventus all'Allianz Stadium, raggiungeranno Torino. Vi proponiamo un piccolo approfondimento su cosa vedere nel capoluogo piemontese in una giornata prepartita! Partendo da uno dei simboli della storia e della cultura, non solo di Torino, ma dell'Italia intera: il glorioso Museo Egizio!

Cosa vedere a Torino ? Il Museo Egizio tra storia e collezione

La storia del Museo Egizio di Torino

La scelta del palazzo e la prima collezione

Per parlare dei Museo Egizio è necessario parlare di Egittologia.

Senza trascinare in un excursus storico della nascita dello studio dell'antico Egitto (che pure sarebbe interessante), mi limito a riportare una data fondamentale. Quella del 1822, anno in cui lo studioso francese Jean Francois Champollion è riuscito a decifrare i geroglifici. Sì, perché grazie alla comparazione tra l'antico egiziano e il greco (ma non solo), venne svelato il mistero della lingua del popolo delle piramidi.

Dal 1822 in poi ci fu una vera e propria "Egittomania", con la nascita delle prime collezioni egittologiche e i primi musei.

A tal riguardo il Museo Egizio di Torino è il più antico museo al mondo dedicato esclusivamente all'antico Egitto. A partire dalla sua fondazione nel 1924 il Museo è ospitato dal Collegio Dei Nobili, un palazzo torinese costruito su disegno di Garove.
Qui furono esposte le antichità della collezione Drovetti, piemontese e console di Francia in Egitto che, soprattutto ad Alessandria, aveva riunito una grande collezione di tutto rispetto. L'acquisto di metà di tale collezione fu voluto a Re Carlo Felice (l'atra metà andrò al Louvre). L'apertura al pubblico del Museo risale al 1832.

La sistemazione "definitiva" del Museo Egizio di Torino e gli scavi in Egitto

Il Museo condivide il palazzo con l'Accademia delle Scienze e, almeno inizialmente, ospitava una collezione di archeologia romana e preistorica e una sezione di Scienze Naturali, poi spostate.

La collezione si arricchì enormemente tra il 1903 e il 1937, grazie agli scavi in Egitto condotti da Schiaparelli e da Farina, che portarono a Torino oltre 30.000 pezzi. Con una serie di riallestimenti (l'ultimo dei quali prima della riapertura del 2015), il Museo si è sempre tenuto al passo con i tempi, offrendo ai visitatori una collezione straordinaria.

La collezione del Museo Egizio di Torino

Per quanto impossibile riassumere in poche righe la ricchezza del Museo Egizio, bisogna necessariamente soffermarsi su alcuni numeri e curiosità.

  • Il Museo Egizio di Torino ospita una delle più importanti collezioni di Papiri al mondo: 700 manoscritti e circa 17.000 frammenti.
  • Il Museo Egizio possiede 24 mummie umane visibili.
  • Il Museo Egizio possiede 219 tra sarcofagi e mummie animali.
  • Nel Museo Egizio troverete il Tempio di Ellesiya, donato all'Italia dal Governo Egiziano dopo l'aiuto che il nostro Paese diede per il salvataggio dei templi nubiani, a rischio a causa della costruzione ella Diga Di Assuan. La struttura fu tagliata in 66 blocchi e ricostruita a Torino, dove fu inaugurata il 4 settembre 1970.
  • 1847cm è la lunghezza del Papiro di Iuefanckh, il più lungo del Museo Egizio.

Se tutto quello che avete letto non fosse sufficiente per dedicare una visita al Museo Egizio di Torino (prima, ovviamente, della gara all'Allianz Stadium), vi lascerò con le parole di Champollion, colui che risolse il mistero dei geroglifici.

"La strada per Menfi e Tebe passa per Torino".

Champollion sul Museo Egizio

Martino Cardani

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