INTER JUVENTUS PIRLO CONTE - L'eterna sfida tra Inter e Juventus non avrebbe certo bisogno di particolari presentazioni. Quello che nei decenni si è meritato l’appellattivo di Derby d’Italia è sempre (stato) un confronto già di per sè portatore di emozioni, tensioni, gioie e battaglie: del resto la rivaltà tra le due società è massima. Il calcio però, si sa, è fatto di corsi e ricorsi storici. Uno di essi ha portato lo scorso anno Antonio Conte, ex bandiera bianconera e demiurgo del ciclo vincente della proprietà Agnelli, sulla panchina degli odiati rivali. Un altro scherzo del destino ha poi messo Andrea Pirlo, ex fedele scudiero proprio dell'attuale tecnico nerazzurro nella comune esperienza a Torino, sulla panchina juventina. Pirlo contro Conte. o se preferite Conte contro Pirlo, è a tutti gli effetti il nuovo episodio della saga calcistica più famosa d'Italia.
La Gazzetta dello sport oggi in edicola evidenzia il confronto in panchina tra i due attuali allenatori delle due grandi rivali. Conte è il maestro, su questo non ci sono dubbi. Il ciclo vincente della Juventus – destinato poi a ripetersi per altri sei anni – è iniziato proprio con Conte alla guida della squadra. Anzi con Conte condottiero in panchina e Pirlo guida tecnica in campo. Un binomio fatto di grinta e tenacia da una parte, di classe cristallina e geometrie dall’altra.
Per sua stessa ammissione l’ex centrocampista rossonero ha dichiarato che non sarebbe mai diventato allenatore senza le idee tattiche assorbite dal salentino ai tempi della Juve. Vero è che però l’idea di calcio dei due, sebbene convergente nella scelta del modulo preferito – il 3-5-2, ndr – si dispiega poi in modo totalmente diverso. La mentalità di Conte rimane difensiva: la scelta degli uomini e dell'atteggiamento in campo riflette tale necessità. Questo nonostante l’Inter abbia il miglior attacco del campionato. L’idea di calcio di Pirlo invece, è tendente al Guardiolismo, all’innovazione, alla sperimentazione tattica. Un calcio fluido, fatto di possesso palla e di costante dominio del gioco. Come se non bastasse dunque il pathos insito nello scontro tra le due squadre, domenica sera la sfida si dispiegherà anche sul lato squisitamente tattico. Il maestro Conte sfida l’allievo che ha imparato da lui per poi prendere una strada totalmente diversa. Chi la spunterà?