JUVENTUS INTER VIERI - Passato alla storia più per la sua militanza in nerazzurro che per quella in bianconero - quando, da giovanissimo, incantò comunque per le sue qualità - Christian Vieri è uno dei tanti doppi ex della sfida più sentita d'Italia. L'ex bomber azzurro ha rilasciato un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport parlando della supersfida dello Stadium. Ecco le sue parole.
"La Juve è la Juve, lo status lo avrà sempre. L'unico pensiero è su di te, sulla Champions da inseguire fino alla fine, non sugli alri. La Juve ha fatto male, nessuno se l'aspettava. Se non andasse in Champions, sarebbe una batosta incredibile. Inutile cercare colpevoli, la responsabilità è globale: club, tecnico, giocatori. L'allenatore paga sempre per primo, è una legge della vita".
"Negli ultimi due anni il progetto Juve non mi ha fatto impazzire. Hanno mandato via Allegri per fare un gioco diverso, poi hanno mandato via Sarri, ora è arrivato Andrea che prova a fare un calcio offensivo: se non ottieni subito ciò che vuoi, cambi ancora? In questi 30 anni ho capito che serve sempre stabilità e pazienza. Le scelte si possono sbagliare, ma serve tempo per valutarle a 360 gradi".
"Conte è il motore: spero che rimanga E anche a Pirlo servirebbe tempo: sicuri sia giusto cambiare ancora? Non si va a Torino per dire: “Che bello, buttiamoli fuori dalla Champions”. Si va lì per vincere e divertirsi, con serenità e decisione, come contro la Roma e nella partita finale con l’Udinese. Non cerchi i tre punti contro qualcuno, ma per te, per stare sempre sul pezzo e fare al meglio il tuo lavoro".