ZIDANE - Zinedine Zidane ha motivato ad As il suo addio al Real Madrid: "Non sento più la fiducia di cui ho bisogno, il club non mi offre supporto per progetti a medio-lungo termine. Non chiedevo privilegi ma un po' più di memoria. Ho la sensazione che non si capisca l'importanza dei rapporti umani".
"Ho accettato di tornare perché me lo ha chiesto Florentino Perez ma soprattutto perché me lo avete chiesto voi tifosi. Passare vent'anni al Real è stata la cosa più bella capitata nella vita. Questo è il più grande club della storia. Situazione diversa rispetto al mio primo addio, quando sentivo che la squadra avesse bisogno di un nuovo progetto dopo tanti trofei. Ora è stato dimenticato ciò che ho costruito quotidianamente nel rapporto con i calciatori e le 150 persone che lavorano vicine alla squadra. In un certo senso sono anche stato rimproverato. Mi ha fatto male leggere sui giornali, dopo una sconfitta, che avrei rischiato il posto se non avessi vinto il match successivo. Un messaggio intenzionalmente fatto trapelare ai media, creando interferenze nello staff. Conosco il calcio e le esigenze di un club come il Real, so che quando non vinci devi andartene. Per fortuna allenavo ragazzi meravigliosi pronti a morire con me".